Posti da operaio disponibili ma non li vuole nessuno: "Non piacciono i turni"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Posti da operaio disponibili ma non li vuole nessuno: “Non piacciono i turni”

Operaio magazzino

Molti posti da operaio disponibili ma poca richiesta. A pesare sono i turni e il dover lavorare la notte. Anche gli stranieri rifiutano.

Nel corso della giornata odierna si terrà un convegno sul lavoro a Udine al quale parteciperà anche Massimiliano Fedriga, presidente della regione Friuli-Venezia Giulia. Il tema principale verterà su una disparità sempre più crescente tra domanda e offerta di lavoro. Diverse agenzie per l’impiego parlano di centinaia di posti di lavoro disponibili che però nessuno vuole.

Dal settore della ristorazione a quello medico, dagli infermieri agli operai, la situazione riguarda diversi comparti del lavoro. In particolare però adesso gli occhi sono puntati al lavoro in fabbrica e agli operai. Sia le agenzie del lavoro che Confindustria hanno lanciato un allarme. Sembra infatti che le fabbriche abbiano bisogno di personale, e lo stiano cercando disperatamente, ma le posizioni degli operai sono diventate introvabili.

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Operaio magazzino
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La situazione si è praticamente capovolta: le agenzie interinali sono inondate da richieste ma non dei disoccupati, bensì delle aziende. Le offerte di lavoro però non incontrano la domanda. Addirittura alcuni imprenditori raccontano che tra loro finiscono per rubarsi gli operai. A mancare non sono figure qualificate o altamente specializzate quanto proprio gli operai semplici. Questi ultimi sembrerebbero non accettare però i turni, soprattutto se questi coinvolgono anche la notte.

Il Covid cambia tutto

In passato a colmare eventuali posti da operaio disponibili venivano in aiuto gli stranieri. Questi ultimi erano più inclini ad accettare ogni forma di lavoro, anche su turni e anche la notte. Adesso invece il fenomeno della mancanza di operai per via dei turni riguarda anche gli stranieri. Le agenzie del lavoro del Friuli-Venezia Giulia spiegano che con il Covid le cose sono cambiate e si ritorna al discorso già sollevati dagli chef sulla mancanza dei camerieri.

La pandemia ha fatto cambiare obiettivi e priorità alle persone. La scoperta dello smart working, ad esempio, ha cambiato il concetto di libertà lavorativa e di tempo libero. Il lavoro statico con rigidi turni viene allontanato dai lavoratori a favore di fasce orarie più gestibili in autonomia. Il lavoro, dunque, sembra esserci, mentre la domanda scarseggia.

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ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2022 12:59

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